Davanti a me stamattina in Tribunale una ragazzina di quattordici anni...con un ciuffo di capelli biondo tinto che spicca sul resto della capigliatura bruna...jeans scarpe da ginnastica ed aria imbronciata.
Me la ricordo bene quella ragazzina me la ricordo bambina ...di udienza in udienza c'è' cresciuta in questo Tribunale..
Ascoltata anno dopo anno ora da un giudice, ora da un altro,avvicendatisi nei lunghi anni di processo, ben otto, che la vedono protagonista.E' figlia naturale, anzi per dirla con la odierna terminologia,e' figlia nata fuori dal matrimonio.
Il padre sin da bambina non è mai riuscito a relazionarsi con lei. Colpa di tutti o di nessuno: la madre, i nonni, lo stesso padre, i servizi sociali, il consultorio, i CTU che paventavano il suo allontanamento e ricovero in istituto se i genitori non si fossero sottoposti a plurimi percorsi ( mediazione, psicoterapia, sostegno alla genitorialita'), il Tribunale anche a suo modo. Solo che lei ora e ' una ragazza e si vergogna anche di dire alle proprie amichette che stamattina non andrà a scuola perché deve essere ascoltata dall' ennesimo giudice.
Aspetta nel corridoio di entrare in aula di udienza.... sta vicino la madre ed il nonno.
Il padre, a pochi metri di distanza, poi quella dottoressa del consultorio e si' gli avvocati di mamma e papà...tutti li' ad aspettare...
Ma oggi qualcosa sembra essere cambiato. Una clima più disteso...mamma e papà che si guardano meno in cagnesco, gli avvocati che parlano fitto fitto....
Cosa e' accaduto?
E' accaduto che è cresciuta e se ne sono dovuti rendere conto tutti. Non si può tenere sino alla maggiore età in ostaggio una ragazzina in un circuito giudiziario, non si può pretendere che questo nel mondo da adulta sia il suo ricordo predominante.
Si constata il fallimento.
Si dichiarano falliti tutti quei soggetti di cui sopra... tutti fanno un passo indietro perché è' inutile continuare ancora altri quattro anni tra colpi di scena più o me o previsti: ammonimenti ora dell'uno ora dell' altro genitore, sospensione della potestà ora dell' uno ora dell' altro genitore, perizie, controperizie...etc...L' ammissione di avere sbagliato da parte di tutti porta tutti a fare un passo indietro.
Tutti si sono accorti che Mitia, la chiamereremo così, e' una piccola donna.... e l' unico obiettivo oggi e' portarla fuori da questo Tribunale.
Obiettivo che forse oggi porterà quella mamma e quel papà a proporre un accordo al Tribunale che attende con ansia che questo miracolo accada per tirarsi anche fuori dalla situazione di stallo.Forse oggi Mitia per l' ultima volta varcherà il portone di quel Tribunale.....del Tribunale per i Minorenni!
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