Quando, nel lontano 1995, fondammo la rivista "Diritto & Famiglia" (sempre pubblicata gratuitamente ed esclusivamente per via telematica, da autentici precursori!), avevamo con noi un foltissimo gruppo di eminenti giuristi, professionisti e cultori della materia.

La nostra fortuna è stata quella di incontrare immediatamente il favore del pubblico (oltre 1.600.000 visitatori unici, da allora, molti dei quali affezionati e costanti) e di stabilire con i nostri lettori un feedback crescente. In tal modo, oltre all'esperienza maturata da ciascuno di noi nell'esercizio quotidiano dell'attività legale, abbiamo potuto giovarci di quella, straordinariamente ampia, derivante dalla potenza pervasiva di Internet.

Questi trascorsi sono stati anni di profonda trasformazione sociale. A partire dalla riforma del 1975, fino a quella più recente del 2006 che ha introdotto l'affido condiviso, nel nostro paese le vicissitudini familiari, derivate dal conflitto coniugale, sono state affrontate per lo più con un taglio giudiziario-formale, senza dare il giusto peso e rilievo agli aspetti relazionali ed emotivi che tale conflitto inevitabilmente comporta.

Lo si è detto, lo si ripete ovunque: i primi a soffrirne sono i figli... ma non solo. Anche gli adulti vedono spesso la propria vita ridotta ad un tunnel che si dispiega fra avvocati, tribunali, assistenti sociali... con i relativi costi in termini economici e di dolore.

Nella pratica quotidiana, i rassicuranti "quadretti" offerti dai mass-media su serene famiglie allargate, sono cosa alquanto sconosciuta. Molto più frequentemente, invece, l'attuale sistema di gestione del conflitto familiare provoca frustrazioni, incomprensioni e mortificazioni, oltre ad impoverimento e solitudine.

Il nostro gruppo, e la nuova versione della rivista, sulla base di queste considerazioni, all'evidenza di ognuno, ha deciso di investire parte delle proprie energie nell'approfondimento di un "metodo" che possa offrire, a chi lo desideri, un supporto teso ad affrontare nel modo dovuto tutte le fasi della separazione, sia nell'ambito strettamente coniugale che per quello genitoriale.

Intendiamo prenderci carico non solo, quindi, delle pattuizioni legali, ma anche delle relazioni, dei bisogni e delle emozioni... riguardate tanto dal punto di vista degli adulti come dei bambini, con l'intenzione di fornire un preciso percorso in cui vari tipi di professionalità (mediatori, pedagogisti, psicologi ed avvocati) possano utilmente interagire nell'esclusivo interesse della famiglia in trasformazione.

Partiamo da un presupposto di fondo: nella vita nulla muore... ma tutto si trasforma. In una famiglia può mutare il rapporto coniugale ma quello genitoriale rimane e va trasformato, plasmato, in modo da essere adattivamente idoneo alla nuova condizione, nell'interesse comune. La famiglia non si dissolve, quindi, ma cambia. In questa fase può essere necessario il supporto multidisciplinare di un gruppo di professionisti affiatato ed orientato ad accompagnare dolcemente in questo percorso ogni componente della famiglia in mutamento.

Questo è il nostro intento, questa è la nostra scelta professionale quotidiana.