Per la tutela dei bisogni primari dei bambini minori di tre anni è finalmente operativo l'accordo tra i volontari di Telefono Azzurro ed il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria
Ebbene si, i figli più piccoli di genitori detenuti potranno contare sull'impegno dei volontari del Telefono Azzurro; proprio grazie a loro infatti si potrà "organizzare l'uscita e l'accompagnamento dei bambini presenti negli istituti stessi (carceri), all'esterno della struttura, per poter seguire attività esterne presso nidi comunali, parchi gioco, giardini pubblici, ludoteche ed altro".
Ancora i volontari avranno il compito di organizzare eventi ludici e formativi negli spazi che all'uopo gli istituti metteranno a disposizione, nonchà© il delicato compito di "migliorare la relazione madre-bambino, all'interno degli istituti di pena" allestendo spazi adeguati ed attrezzati.
Scopo del progetto, che avrà una prima durata di tre anni, è non soltanto valorizzare il rapporto con la madre di bambini cosଠpiccoli e che si trovano loro malgrado in una situazione di detenzione, ma anche permettere, accompagnando il bambino ed andandolo a riprendere, una frequentazione di luoghi e contesti che diversamente sarebbero loro preclusi.
Questa "convenzione" ha avuto un successo incredibile considerata la delicatezza dei rapporti madre-figlio nella fascia di età 0-3 anni e la necessità di sostenere ed alimentare i detti rapporti alleggerendo, per quanto possibile, una situazione (di detenzione) che potrebbe condizionare negativamente le successive fasi di crescita della vita del bambino.
Ricordiamoci infatti che la prevenzione è la migliore arma per proteggere le vite di ognuno di noi.
http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_7_1.wp?previsiousPage=mg_1_8_1&contentId=SCA815081
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