Al via il giudizio di separazione e, tempo pochi mesi (quelli che separano dalla prima udienza Presidenziale), uno dei due coniugi (facile capire quale..) deve lasciare la casa coniugale in tutta fretta. 
Il tempo, in genere dieci giorni, di ammucchiare le proprie cose (leggasi effetti strettamente personali) che spesso dovrà portar via in più riprese.

La casa rimane ai figli minori o non indipendenti economicamente ,ed al fortunato genitore "assegnatario" indicato dal Giudice della separazione o divorzio. 
Il provvedimento presidenziale e' titolo per il rilascio del bene immobile ma, quando questo non viene spontaneamente eseguito, occorrerà rivolgersi al giudice della esecuzione. 

Proprio oggi ne ho ascoltato uno nel corso di un convegno. 

Il magistrato raccontava di come, di questi tempi, il loro coinvolgimento venga chiesto sempre con maggiore frequenza da parte del coniuge assegnatario del bene che non riesce a mandare via di casa l'altro. 

I coniugi sfrattati, constatava con la tristezza di chi deve dare seguito al mandato ricevuto dallo Stato anche in casi disperati, non se ne vanno, non sanno dove andare. Anche per loro non ci sono sconti si devono applicare le norme sulla esecuzione di rilascio di un qualsiasi altro immobile. 

Anche qui si consuma ovviamente una tragedia ma i provvedimenti si devono eseguire.
L'azione e' quella per il rilascio di cui agli art. 605 e seguenti del nostro codice di procedura civile. 
Il primo accesso dell'Ufficiale Giudiziario e' come prendere un the, confida il magistrato, perché l' ufficiale giudiziario, accompagnato o meno dall'avvocato della parte interessata, si presenta per notiziare del suo richiesto intervento l'inadempiente e nulla più sperando in un bonario rilascio del bene. 

Nel secondo accesso l'Ufficiale Giudiziario si premunisce chiedendo il supporto dei Carabinieri e del fabbro, qualora l'assegnatario, come sovente capita, debba rientrare in una casa, quella familiare, dal quale si era od era stato allontanato. 

Loro compito anche qui in caso di non volontario rilascio è scassinare l'ingresso e portare via, con le buone o le cattive, chi eventualmente si trovi dentro. 

Di solito non si arriva a questo punto per fortuna! Il coniuge disperato, rassegnato, "prende la mappatella" e si lascia alle spalle i ricordi di una vita!


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